Questa bella prospettiva dal terrazzo ci permette di osservare per intero il borgo di Sarzana, che come detto sarà raccontato in un’altra narrazione più in là, giusto per dar spazio alle numerose altre in attesa. La stradina che si vede subito sotto il Castello è quella che permette di arrivare nel cuore di Sarzana, per chi vuole farsela a piedi come ho fatto io, in modo da poter apprezzare anche il percorso di avvicinamento…

Con il prossimo scatto vi faccio notare l’altra imponente fortezza situata proprio nel cuore di Sarzana, la Fortezza di Firmafede. Da quassù col teleobiettivo già la si può scorgere abbastanza bene. E’ molto simile a quella che stiamo visitando, quel giorno era chiusa, almeno all’orario che sono passato io, quindi nella narrazione dedicata a Sarzana la vedrete solo esternamente, a differenza di questa…

Con la prossima immagine vedrete sempre una panoramica ravvicinata di Sarzana, oltre i monti sullo sfondo c’è la bellezza della costa ligure col Golfo dei Poeti, che in parte avete già visto con la narrazione dedicata a Portovenere. La linea che sembra tagliare in due l’immagine è l’autostrada A 12, sempre molto trafficata, soprattutto nella stagione estiva…

Ma ora torniamo dentro la Fortezza per scoprire alcune parti rimaste intatte, attraverso le quali ricostruiremo la vita di un tempo. Ecco una cucina, entro, l’ambiente non è molto grande, tutto è piccolo qua sotto, si sente solo il rumore dei miei passi che echeggia nella stanza vuota. Davanti a me ecco spuntare un forno, sembra quasi di vedere i cuochi del tempo infornare il pane, e le altre pietanze prima di servirle ai militari presenti…..

Mi sposto in altre stanze per curiosare, ecco un gabinetto dell’epoca, a quel tempo si scaricava direttamente nel fossato, ci si sedeva su quella specie di pietra, la luce era garantita da una finestrella in alto, la notte avranno avuto le lampade a petrolio, la luce all’epoca ancora non esisteva. Di sicuro l’igiene un tempo non era la cosa predominante, tanto è vero che molte malattie erano nate proprio dalla vita che si conduceva all’epoca…

Poco più in là ecco una camera da letto, probabilmente è stata ricostruita per renderla visitabile al pubblico, ma il letto dovrebbe essere quello di un tempo. Da notare che rispetto ai letti attuali un tempo erano più piccoli, ci sono varie motivazioni, c’è chi dice sia dovuto al fatto che un tempo la popolazione era più bassa di statura, altri invece dicono che un tempo si dormiva in parte seduti, non stesi come oggi, quindi non serviva un letto molto lungo. Ad ogni modo tutto era spartano, il freddo d’inverno dev’essere stata una brutta cosa per chi doveva vivere qua….

Domani proseguiremo per vedere altri particolari, poi saliremo nel torrione principale, quello che avete osservato dal basso finora. Non vi resta che ripassare per continuare il viaggio assieme a me…😉👍
Un bellissimo viaggio… 🙂
grazie mille, mi fa piacere che apprezzi, buona serata, un caro abbraccio..🤗
Interni molto spartani, ma comunque apprezzabili.
Dei paesaggi urbani “misti” (quelli in cui c’è storia e modernità) ho sempre avuto la vaga impressione che dal vivo rendano meglio che in foto…
… però tu sei un abile narratore e ci fa passare con grazia e leggiadria! 🙂
sicuramente i vasti panorami come quelli che si possono ammirare da questa terrazza rendono molto meglio dal vivo, c’è però una cosa da tenere a mente, che dal vivo si apprezza una vista grandangolare come si suol dire, invece attraverso i vari obiettivi io posso farvi osservare particolari che ad occhio nudo non avreste potuto apprezzare, questa è in sostanza la differenza delle due visioni. Ti ringrazio come sempre per gli apprezzamenti al mio narrare, mi fa piacere che apprezzi..😉👍
Certo, quello è vero
interessanti gli interni…quando visito un palazzo antico o un castello amo vedere gli arredi e le parti che descrivono come si viveva un tempo…si confermo si dice che i nostri avi fossero più bassi di statura… La tua è una narrazione importante e molto accurata..grazie Max!
grazie mille per la tua attenzione, mi fa molto piacere che leggi con piacere le varie didascalie con le quali accompagno i miei scatti. Anch’io se visito un castello, un forte, amo vederne gli interni, per capire la vita di un tempo ed immaginare come doveva essere trovarsi in quel posto.
Un caro abbraccio, buona serata …🤗😉👍
buona serata a te Max!!
Ma che belloooooooooooo, Max sei top
grazie mille del bel complimento, cerco di fare del mio meglio, qualcuno dice che ci riesco, e i tuoi complimenti mi fanno davvero piacere…😊😉👍🤗
Certo
Che meraviglia tutto 👏👏👏
grazie per apprezzare, un caro abbraccio, buona serata…🤗😉
Buona serata Max 😊🤗
Un tempo si era più resistenti al freddo,alle fatiche, come anche alle condizioni igieniche precarie.
In un certo senso, ognuno è figlio del proprio tempo.
già, proprio così, chi cresceva in quegli ambienti, in quelle epoche, era in qualche modo più temprato verso certe malattie e anche verso le stesse temperature, c’è da dire comunque che la vita un tempo era molto più breve di quella di oggi, di centenari praticamente non se ne vedevano.
Grazie del commento…👍