Saluto questo bel gattino dalla presenza marmorea e statuaria, con quegli occhi straordinari, e mi appresto a vedere l’ultima parte del borgo….

Ecco un altro mestiere che è andato scomparendo, e che un tempo era presente in ogni paese, sto parlando del ciabattino. Al giorno d’oggi quando una scarpa si rompe se ne compra un’altra, un tempo quando anche i soldi scarseggiavano si cercava di recuperare le vecchie scarpe fino all’ultimo, e questo prezioso artigiano risolveva quasi sempre ogni problema…

Mi addentro in una piccola viuzza, poco frequentata, per cogliere la bellezza della parte medioevale, con quel campanile che solo visto da qua acquista quella bellezza storica che lo rende unico..

Contrasti e visioni fanno da cornice alla genuinità di questo scatto, dove si può notare il vecchio campanile storico e quell’antenna parabolica, frutto dei tempi moderni. Passato e presente si uniscono osservando la realtà da questo punto di vista….

La mia visita a Vallecrosia Alta si conclude percorrendo un sentiero che esce dal paese per entrare nella campagna ligure…

I colori accesi di questa pianta già in piena estate mi trasportavano alla memoria i colori della nuova stagione, quella che stiamo vivendo, e della quale a breve ne coglierò la sua meraviglia. Intanto altri viaggi e altre mete vi attendono qua sul mio blog di viaggi e fotografia…..

Conoscete Mendatica? No! Bene, sarà la meta della prossima narrazione fotografica, che inizierò a partire da domani, seguitemi come sempre e continuate a viaggiare assieme a me…” 😉
Il ciabattino…
Quanta verità! Ormai non se ne vedono più!
già, uno dei tanti mestieri scomparsi….
Buona giornata.. 😉
scorci stupendi! e quello col campanile lo trovo davvero unico! buona idea aprire la presentazione con il gatto bianco che sembra il proprietario indiscusso delle mura medievali…buona giornata Maxi
mi fa piacere che hai apprezzato la mia linea costruttiva riguardo questo post, grazie del commento, buona giornata.. 😉
Quanti mestiri scomparsi… In Sicilia, in provincia di Siracusa a Buscemi, abbiamo il “paese museo”, dove sono stati ricostruiti ambienti di mestieri oggi completamente scomparsi: il ciabattino, l’ombrellaio, “u conza piatti” (chi riparava i piatti in ceramica, perchè niente veniva buttato), ” u juonataru” (chi lavorava in campagna alle dipendenze del padrone, impegno che veniva assegnato giornalmente), ecc…
Stupendi scatti: il micio niveo è anch’esso uno spettacolo!
Ros
la nostra amata Italia possiede un patrimonio artistico e culturale unico, anche i suoi borghi sono una testimonianza dell’arte e della storia del nostro cammino, che fra le tante cose ha visto scomparire un sacco di mestieri e di opportunità lavorative.
Grazie del commento, buona giornata… 😉
Ops! “mestieri”