Verso il Rifugio Quintino Sella…

“… Superato lo spettacolo del laghetto mi rimaneva un tratto molto impegnativo per raggiungere il Rifugio, c’erano da attraversare dei nevai con fortissima pendenza. Per non scivolare bisognava mettere i piedi nei fossi lasciati da chi prima era passato di lì…

 

Subito dopo risalii un canalone, la pendenza non si vede molto dalla foto, ma vi posso assicurare che era elevata, ero proteso col corpo in avanti, arrancavo nella neve, sprofondando di tanto in tanto nei punti in cui era più bagnata per via del sole di mezzogiorno. Per fortuna non mancava molto alla meta finale…

 

Superato il tratto più impegnativo c’era da attraversare un vallone che sembrava infinito, passo dopo passo avanzavo lentamente pregustando il pranzo che avrei consumato nel Rifugio una vola arrivato. Il bello di arrivare in un  Rifugio è proprio quello, sai che dopo la dura fatica almeno ti aspetta una sosta con  i fiocchi come si suol dire…

 

Arrivato in cima ai monti che avete visto prima eccomi al Colle del Viso, quasi a 3000 metri di quota. Qui oltre ad esserci le indicazione per altri sentieri si può ammirare l’altra sorpresa di questa escursione, un nuovo lago, questa volta ghiacciato. E’ situato in una conca subito alle spalle del Rifugio, il fascino che dona è elevato, non tanto per la sua estensione, quanto per il fatto che essendo ghiacciato sembrava di trovarsi in una Regione polare….

 

Osservato nella sua estensione, con i monti relativamente bassi che lo circondano, visto da quella posizione offre davvero uno scorcio insolito. Mi sembrava veramente di trovarmi in una Regione del Nord Europa, magari in una delle tante isole meravigliose che circondano il polo, tipo le Svalbard. La fantasia è tutto, e spesso nei miei viaggi la uso per estendere la meraviglia di ciò che vedo. Visto che in molti posti non so se ci andrà mai, almeno con la fantasia posso immaginare di esserci stato….

 

Come sempre quando incontro un laghetto scatto un’infinità di foto, in questo caso mi sono concentrato sulla bellezza astratta delle forme create dal ghiaccio, mutevoli e fragili allo stesso tempo. Lo stesso lago visto il giorno dopo avrebbe offerto delle visioni differenti…

 

Come avrete notato sembrano delle strade viste dall’alto, come se sorvolassimo una terra artica fatta di pianure e strade infinite. Bene, se vi ho acceso la fantasia domani proseguiremo questa scoperta visiva. Buona giornata a tutti, grazie delle vostre visite….”😉

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6 pensieri riguardo “Verso il Rifugio Quintino Sella…

  1. Suggestivo ed emozionante. Racconti molto bene le tue escursioni, mi sentivo quasi affaticata mentre leggevo della dura salita sulla neve 😍
    3000 metri? Solo grazie a te posso viverli. Grazie 🙏
    Ps: scusami, forse non ho capito io, ma in che periodo dell’anno sei andato?

    1. sono andato in estate, era giugno dell’anno scorso. Questa non è l’unica cima alta che ho fatto, ne ho fatto un’infinità, qualche anno fa avevo fatto la mia cima più alta nelle Alpi orientali, ero arrivato a 3650 metri, con scalata su linea ferrata…
      Magari riparlerò anche di quella più in là…

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