Da Claviere al Lago dei 7 colori, 7° parte….

“…. Sono sulla riva del lago, il vento teso del pomeriggio unito alla copertura del cielo mi fa percepire meno il caldo di luglio. La placida atmosfera lacustre mi rilassa, mi fermo a mangiare sulla riva, cullandomi col sottofondo delle piccole ondine che arrivano a lambire la riva.

Dopo aver mangiato faccio tutto il giro del lago, cosa che di solito faccio ogni volta che decido di vedere dei laghetti alpini, in modo da osservarli in tutte le loro sfumature. Sebbene il tempo grigio non fosse dei migliori cerco di trarre ogni minima sfumatura del paesaggio.

Gioco sulle prospettive, su quelle linee che tagliano il paesaggio formando quadri astratti dove ognuno vede ciò che vuole, costruendo paesaggio onirici, dei frattali di percezioni visive avvolti dalla creatività della mente.

La ripidità delle montagne che si gettano nel lago la si percepisce molto bene nel prossimo scatto, dove la figura umana aiuta a comprendere la vastità del paesaggio e la fragilità dello stesso nel vaso di particolari eventi meteo.

Sono a metà del lago, il paesaggio muta a mano a mano che il mio sguardo ruota attorno ad esso. Tutto è tranquillo, nel silenzio assoluto dei monti sento il vociare della varie persone dislocate lungo le sponde, per la maggior parte sono francesi.

Qua in realtà per poche centinaia di metri siamo già in territorio francese, ma nella natura i confini non si percepiscono, non esistono per come li conosciamo noi. La bellezza non ha Paese, è ovunque il nostro sguardo decida di vederla.

Da qui posso vedere bene la ripida discesa fatta per raggiungere questo laghetto, vista così sembra ancora più impervia di quando ero sul posto. Spesso la difficoltà di un sentiero la si vede più da lontano che quando si è fisicamente lì.

Ho quasi terminato l’anello completo, l’incanto di quello specchio lacustre mi ha donato quella pace di cui mi nutro ogni volta che decido di percorrere dei sentieri alpini. Non c’è niente di più bello che lasciarsi alle spalle ogni problema, e godersi lo spettacolo della natura.

Nella prossima puntata proseguiremo il cammino, altre visioni vi aspettano, non mancate….. 

 

 

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4 pensieri riguardo “Da Claviere al Lago dei 7 colori, 7° parte….

  1. Queste foto, scattate da più angoli del lago, permettono di avere un’ottima vista a 360° del posto. Bellissima la riflessione sui confini che non si percepiscono in natura. È un concetto che ho sentito rimarcare più volte anche dagli astronauti che vedono la Terra dallo spazio 🙂

    1. grazie dei tuoi commenti, è sempre bello ascoltare la voce di chi condivide emozioni durante un viaggio fotografico, come quelli che porto avanti su questo blog. Il fattore dei confini è realmente così, quando camminiamo non pensiamo mai a dove siamo, vediamo solo ciò che abbiamo attorno, la Terra se ci pensi è un po’ come un giardino immenso nel quale camminiamo ogni giorno. 😉

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