Da Claviere al Lago dei 7 colori, 5° parte….

p> “….. Lasciato l’altopiano della Baita Gimont comincio a salire per l’ultimo tratto di percorso, qua la vegetazione comincia a scarseggiare, si aprono panorami sempre più vasti, su montagne  nude, che donano sensazioni cangianti passo dopo passo, sguardo dopo sguardo.

Purtroppo il cielo cominciava a coprirsi, il bel tempo del primo mattino ormai era solo un ricordo, i colori mutavano, si facevano spenti, i contrasti diminuivano, tutto cambiava  rapidamente dinanzi a me.

Chi ama la montagna ne ama ogni sua forma, ogni suo aspetto, anche in una giornata uggiosa le sensazioni e i ricordi che può suscitare sono immensi, ed io quel giorno non volevo perdermene nemmeno uno.

In queste montagne via via sempre più nude, ecco una macchia di colore ad accendere lo scenario, un bel giallo floreale illuminava il mio sguardo, mentre ero intento a scattare foto per immortalare ogni attimo della mia escursione.

A mano a mano che mi avvicino alla meta incontro altri sentieri provenienti da diverse vallate adiacenti. Essi formavano linee astratte, sembravano dipinti di arte contemporanea, solo che qua il pittore era Madre Natura.

Linee  che si perdono all’infinito, nella pace assoluta di quei paesaggi d’alta quota. Il clima qua era più fresco, e un  vento a raffiche lo faceva sentire ancora di più.

Attraverso i miei scatti isolo parti del paesaggio, esalto percorsi, camminamenti, tutto ciò che amo lo fisso nello spazio di un clic, fino a portarlo a voi attraverso queste narrazioni in divenire.

Svalicata l’ultima cima ecco subito sotto di me il famoso Lago, da quel punto non rendeva bene l’idea, sembrava solo un piccolo specchio d’acqua, solo procedendo verso il basso avrei capito le vere dimensioni di questo lago montano.

Nella prossima puntata raggiungeremo il laghetto, lo percorreremo in tutto il suo perimetro, e cominceremo ad osservarlo da nuove angolazioni. Vi aspetto, non mancate!

 

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